Esattamente 10 anni dopo il precedente fortunato romanzo di Eugenio Cardi “Irene F. Diario di una borderline”, il 4 novembre 2021, sbarca in libreria “Irene F. Diario di una borderline – 10 anni dopo”.
Pubblicato da Santelli Edizioni, distribuito da Messaggerie Libri, “Irene F. Diario di una borderline – 10 anni dopo” è il sequel del precedente, nonché il decimo romanzo di Eugenio Cardi. Un romanzo liberamente tratto da una storia vera di denuncia sociale contro il triste e diffusissimo fenomeno dell’abuso sessuale infantile (da statistiche, per almeno l’80% dei casi l’abuso sessuale infantile/minorile accade tra le pareti domestiche per mano di uno strettissimo familiare).
Sia il primo romanzo che il sequel pongono l’accento sul rapporto causa/effetto esistente tra l’abuso sessuale infantile e l’insorgenza di un disturbo di personalità, rapporto oramai alquanto acclarato nell’ambito psichiatrico.
La storia di Irene F. è incredibilmente simile a quella di molte altre donne e a quella di Valérie Bacot, processata per aver ucciso con un solo colpo di pistola il suo patrigno Daniel Polette, patrigno che nel corso di lunghissimi e tormentati anni aveva costretto Valérie a subire abusi sessuali e violenze di ogni genere, giungendo perfino a costringerla a prostituirsi. Valérie, che rischiava l’ergastolo, è uscita trionfalmente pochissimo tempo fa tra gli applausi degli astanti dall’aula di tribunale nel quale si svolgeva il processo.
Irene F. proviene da una famiglia della media borghesia torinese: un padre disadattato e alcolista, una madre fredda e anaffettiva, un fratello minore di un paio d’anni. Nel momento in cui il padre viene a mancare anzitempo il patrigno si inserisce nel nucleo familiare riuscendo a penetrare le deboli difese di Irene, la quale ritiene di poter consumare così, ovvero concedendo il proprio corpo al patrigno abusante, la sua amara vendetta nei confronti della madre.