MKUltra: fotografia, video e installazioni di Mustafa Sabbagh
Mustafa Sabbagh (1961), artista italo-giordano impostosi prepotentemente negli ultimi anni, entra in punta di piedi in una questione che è oggi di attualissima aderenza. In qualche modo, come tutti ormai sappiamo, le abitudini e i sentimenti degli esseri umani sono diventate informazioni da profilare in una sorta di schedatura informatica di cui noi non abbiamo il controllo. Si tratta, probabilmente, di un’evoluzione nefasta di quello che negli anni ’50 del Novecento fu MKUltra, (discusso e discutibile) progetto della CIA volto al mind control, il controllo della psiche umana attraverso metodi né etici e nemmeno scientifici.
La perdita del controllo rischia di snaturare certe tensioni che a fatica l’uomo contemporaneo riesce a mantenere in una sfera almeno ideale (magari come lontane e vaghe aspirazioni). Ed è così che si ritrova lontano dal baricentro e la sua identità, che lascia frammenti di sé lungo il cammino che percorre, si scopre essere depredata del diritto a una conscia costruzione della felicità e a una pienezza individuale, portandolo all’estrema conseguenza di automatizzare persino le emozioni più intime.
Sono uomini che camminano, che affrontano le strade di questa terra e che alle volte sono acefali perché per scelta, e più spesso per necessità, non sono più capaci di mantenere salde le redini della propria esistenza dal momento che sono ormai ridotti in schiavitù da qualche capestro; e sono uomini che possono perdere la propria memoria. E non si allude soltanto ai singoli individui, ma anche a un senso più ampio dell’umanità, alla storia, a una memoria che tende a dissolversi, che non ha più forza di difendersi da certi attacchi che irrompono con forza senza nessuno scrupolo di logica, una memoria dunque ferita; forse il senso della fotografia Ferite del 2017 scattata alla Gipsoteca di Possagno, il regno delle opere in gesso del grande Antonio Canova. L’immagine ritrae alcuni busti che, esposti su piedistalli, mostrano i danneggiamenti (o meglio gli sfregi) subiti durante un bombardamento del 1917.
fine art print on dibond, 120 x 160 cm
ed. of 5 + 1 AP – courtesy: the artist, gypsotheca antonio canova [possagno]
plotter print – courtesy: the artist
MKUltra: track #000
MUSTAFA SABBAGH
a cura di Roberto Ratti
11 gennaio – 28 marzo 2020
Traffic Gallery – Contemporary Art
Via San Tomaso 92 – 24121 Bergamo – Tel. +39 035 0602882
frame from the video
ed. of 3 + 1 AP – courtesy: the artist
fine art print on dibond, 50 x 37,5 cm
ed. of 5 + 1 AP – courtesy: the artist
installation view – courtesy: the artist
installation view – courtesy: the artist
installation view – courtesy: the artist
installation view – courtesy: the artist