In Francia, il governo sta discutendo se rimuovere il periodo di attesa di 4 mesi di astinenza per poter donare il sangue.
La questione è iniziata alla fine del mese di giugno scorso quando all’incirca 100 parlamentari francesi si sono riuniti in una commissione speciale con il fine di votare un emendamento che afferma che “i criteri di selezione dei donatori non possono basarsi sul sesso dei partner con cui il donatore ha avuto rapporti sessuali”. Attualmente in fase di discussione, tale emendamento dovrà ottenere la maggioranza in Parlamento prima di poter diventare legge effettiva.
Questa legge, in vigore ancora in diversi stati, è stata introdotta in quanto si riteneva che gli uomini gay fossero soggetti ad alto rischio per la diffusione del virus dell’HIV.
A tal proposito, Clément Molizon, un portavoce dell’organizzazione SOS Homophobie, ha dichiarato: “Il modo migliore per garantire che gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini non rappresentino più una popolazione ad alto rischio è per il governo applicare i mezzi necessari per sradicare il virus”. Lo stesso sostiene che, giustamente, non ha senso parlare di popolazione ad alto rischio ma di comportamenti ad alto rischio poiché se hai una relazione e sei fedele non sussiste motivo per non donare.