“Il rumore delle cose che finiscono” è il romanzo d’esordio di Daniele Messina che racconta una storia intensa e drammatica con tema principale l’omofobia.
Un romanzo coinvolgente e pieno di speranza i cui protagonisti, Mattia e Vincenzo, sono due volti dello stesso luogo: il quartiere di Tamburi di Taranto, tristemente famoso per l’acciaieria che inquina strade e vite. I due si incontrano in un giorno d’estate e il loro amore è subito travolgente, assoluto e ineludibile.
Purtroppo, però, questo amore dovrà combattere contro i pregiudizi delle persone che li circondano: una madre che ha difficoltà ad accettare l’omosessualità del figlio, una ex fidanzata incinta e un amico violento e geloso incideranno non poco sulla loro vita. La stessa città sembra imprigionarli: alla bellezza dei suoi scorci si alternano nubi che offuscano i loro sogni.
In un crescendo narrativo, la storia mette in scena una serie di dicotomie: accettazione e rifiuto, cultura e ignoranza, gioia e dolore, vita e morte, fino a un finale esplosivo.
Tramite una scrittura lirica, musicale e intensa, Messina descrive gli stati d’animo dei protagonisti, lo sbocciare del loro amore, la costruzione di un sentimento, l’orrore delle ingiurie, le parole che fanno male e i pregiudizi che uccidono. L’omofobia colpisce la vita dei ragazzi, e il suono osceno di questo colpo riverbera per l’intera durata del romanzo e persiste anche dopo la sua lettura.
“Il rumore delle cose che finiscono” mette in luce delle vite che spesso rimangono al buio, regala un affresco piuttosto deprimente sullo stato dei diritti civili in Italia e lascia con una domanda a cui ognuno di noi può dare la sua risposta. Il vero amore può davvero sconfiggere ogni cosa?
Editore: Porto Seguro
Copertina flessibile
Prezzo: € 17.90
ISBN: 9788855465656
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