Con l’obiettivo di salvaguardare i diritti umani della comunità LGBTQ+, il governo canadese ha introdotto una nuova legislazione che verte a criminalizzare la terapia di conversione.
Come promesso dalla campagna elettorale del primo ministro del Canada, Justin Trudeau, lunedì scorso il governo federale ha proposto degli emendamenti, da inserire nel codice penale del paese, che riguardano reati quali spingere una persona a sottoporsi alla terapia di conversione, fare pubblicità o trarre profitto da quest’ultima e rimuovere un minore dal Canada.
Anche se la nuova legislazione non penalizzerebbe i punti di vista personali espressi in forma privata, il disegno di legge andrà a modificare il codice penale affinché si autorizzino i tribunali a ordinare lo smaltimento e l’eliminazione degli annunci pubblicitari a favore della terapia di conversione.
Il ministro della giustizia e procuratore generale del Canada, David Lametti, ha affermato: “La terapia di conversione è stata screditata e denunciata da professionisti e associazioni sanitarie in Canada, negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Non ha basi scientifiche o fatti!”
Infatti già in diversi stati degli USA (California, Colorado, Washington…) e in alcune città canadesi (Vancouver e Calgary) così come in moltissime altre parti al mondo la terapia di conversione è vietata.