Da una ricerca è emerso che le persone transgender nel mondo online vengono trattate in modo disumano.
Ditch The Label, un’associazione benefica anti-bullismo, insieme a Brandwatch, una società di intelligence artificiale, ha condotto una ricerca sui post a tema “identità transessuale”. Dall’analisi di 10 milioni di post condivisi da Regno Unito e Stati Uniti, per un periodo di 3 anni e mezzo, è emerso che i transessuali subiscono vere e proprio molestie definite disumane.
I ricercatori hanno affermato che oltre 1,5 milioni di post erano discriminatori. In aggiunta, hanno notato che gli insulti non si limitavano ai transessuali ma anche ad altri membri della comunità LGBTQ+, in particolare a coloro dal genere non identificato.
Lo studio ha confrontato gli episodi di transfobia su social media (Facebook, Instagram, Twitter…), canali di informazione, blog e forum. Twitter (5%) e Instagram (12%) hanno riscontrato le percentuali più basse riguardo gli abusi online sulla transessualità. Youtube, con una percentuale del 78%, si aggiudica la quotazione più alta di episodi transfobici online. La sezione commenti dei canali di informazione una percentuale del 19% mentre i forum del 40%.
“Questo rapporto svela i modi scioccanti e disumani in cui le persone transgender sono designate, molestate e maltrattate sulle piattaforme digitali. Grazie alla più grande quantità di dati mai raccolti, è facile vedere come i discorsi digitali di incitamento all’odio possano effettivamente evolversi in atti di violenza fisica nei confronti delle persone trans”.
-Liam Hackett, CEO di Ditch The Label-