L’Ungheria continua a far parlare di sé per le sue rigide politiche anti-LGBT: Lira Kereskedelmi Kft, uno dei principali librai del paese, è stato recentemente multato per aver violato una legge del 2021 che proibisce la diffusione tra i minori di contenuti che raffigurano l’omosessualità. La controversa normativa, promossa dal primo ministro Viktor Orban, è stata accolta con forte disapprovazione da parte dei gruppi per i diritti umani e dell’Unione Europea.
Il caso riguarda la vendita del fumetto britannico “Heartstopper” di Alice Oseman. Il libro, una storia romantica tra due ragazzi la cui popolarità è aumentata grazie all’adattamento in una serie televisiva su Netflix, è stato venduto senza un involucro sigillato, un requisito imposto dalla legge ungherese. In risposta, l’ufficio governativo di Budapest ha imposto a Lira Kereskedelmi Kft una multa di 12 milioni di forint (circa 32.000 euro), affermando che i libri rappresentano l’omosessualità e nonostante ciò, sono stati posizionati tra la letteratura destinata ai minori.
Tale decisione è arrivata a pochi giorni dal Pride a Budapest del 15 luglio, e ha riacceso il dibattito sulla legge anti-LGBT approvata dal governo di Orban nel 2021. Nonostante la Commissione Europea abbia deferito l’Ungheria alla Corte di Giustizia dell’UE per la legge “anti-propaganda LGBT+” nel 2022, il governo ungherese ha continuato a difendere la misura, affermando di voler proteggere i bambini.
Questa multa segue un’altra comminata nel luglio 2021 per una violazione simile. Le politiche anti-LGBT di Orban, in atto da 13 anni, rappresentano una fonte di preoccupazione continua, con ungheresi conservatori che sostengono una lotta per proteggere l’identità cristiana del loro Paese da ciò che ritengono un'”ideologia di genere e LGBT”.
L’approvazione di questa legge ha avuto conseguenze non solo per il mondo editoriale, ma anche per la pubblicità. La legge proibisce la “promozione” dell’omosessualità a minori, limitando così la libertà di espressione e di informazione. Questa restrizione ha attirato le critiche di Amnesty International e altri gruppi di diritti umani, che hanno paragonato la legge a quelle in vigore in Russia. Se applicata, una pubblicità come quella lanciata dalla Coca Cola nel 2019, che promuoveva l’accettazione delle persone gay in Ungheria, sarebbe ora vietata nel Paese.
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Heartstopper: una serie e un fumetto che sfidano i tabù
“Heartstopper”, opera dell’autrice britannica Alice Oseman, non è solamente un fumetto, ma rappresenta una pietra miliare nella rappresentazione dell’omosessualità e della bisessualità in un formato accessibile ai giovani lettori. Questo romanzo grafico racconta la storia di due ragazzi, Charlie e Nick, che si scoprono innamorati. L’opera affronta tematiche complesse come l’accettazione di sé e la scoperta del proprio orientamento sessuale, facendo luce su argomenti spesso considerati tabù.
La popolarità del fumetto ha portato alla creazione di una serie televisiva omonima distribuita da Netflix. La serie, che ha ricevuto un riscontro molto positivo da parte della critica e del pubblico, ha contribuito a diffondere ulteriormente il messaggio di inclusione e accettazione promosso dal fumetto. L’adattamento televisivo di “Heartstopper” ha ricevuto apprezzamenti per il tono, le performance degli attori e la rappresentazione della comunità LGBT.
Nel suo complesso, il caso di “Heartstopper” e la reazione ungherese a esso mettono in evidenza l’importanza della letteratura e dei media nella sfida ai pregiudizi e nella promozione dell’accettazione di tutte le forme di amore.