Grindr è l’applicazione per appuntamenti e incontri per gay, bisessuali, transessuali e queer più grande al mondo. Dall’inizio di quest’anno l’app si trova al centro di una polemica tra il governo degli Stati Uniti e la Cina.
Infatti, il Governo degli Stati Uniti ha spinto la società cinese proprietaria di Grindr a cedere l’app. Questo, dopo che il comitato sugli investimenti esteri negli Stati Uniti (CFIUS) riscontrò un problema. La condivisione dei dati personali, quali la posizione, i messaggi o l’infezione da HIV, rappresenta un “rischio per la sicurezza nazionale”.
La Kunlun Tech Co Ltd di Pechino ha acconsentito alla richiesta del governo degli Stati Uniti di vendere Grindr. Cosa che Reuters ha definito “un raro esempio di alto profilo del CFIUS che annulla un’acquisizione che è già stata completata.” Così la società cinese si è prefissata la vendita entro giugno 2020, data entro la quale deve trovare un nuovo acquirente.
La Kunlun ha rilevato Grindr tramite due distinti accordi tra il 2016 e il 2018 senza presentare l’acquisizione per la revisione al CFIUS. Allo stesso modo il CFIUS non ha rilevato le sue preoccupazioni specifiche. Tuttavia, gli Stati Uniti, negli anni, hanno sempre più scrutato gli sviluppatori di app sulla sicurezza dei dati personali che gestiscono, in particolare per i dati che riguardano il personale militare o dell’intelligence.