Il famoso regista foggiano Giuseppe Sciarra si è esposto contro le tante dichiarazioni infelici su presunte lobby gay presenti negli ambienti di potere del nostro paese. Solo più di un mese fa l’ultima edizione del Festival di Sanremo aveva provocato un vespaio, per la presenza considerevole di artisti queer molto criticati da quella parte di società che si oppone con forza contro il ddl zan.
“Non ho avuto alcun tipo di favoritismo per il fatto di essere gay. Dove sono le lobby gay di cui molti parlano? Io francamente non lo conosco se le conoscessi a quest’ora sarei ad Hollywood! La realtà è che il mondo sta cambiando e persiste ancora in molti ambienti, l’omofobia, quell’omofobia che è un lascito degli anni Ottanta e Novanta, decenni in cui gay venivano proposti come macchiette e venivano considerati i principali responsabili del virus dell’aids”.
Sciarra, qualche anno fa, per un suo cortometraggio, fu stato ostacolato nei festival, anche LGBTQI, per una scena ritenuta poco adatta a un pubblico festivaliero. Lo stesso ha affermato che se avesse marciato o strumentalizzato davvero sul proprio orientamento sessuale a nessuno sarebbe fregato nulla in ogni caso.
Attualmente il regista è in attesa di terminare la docuserie realizzata con i registi Andrea Natale ed Ennio Trinelli e di ultimare assieme a Natale il documentario su suo zio Gianni Improta, ex calciatore del Napoli. Inoltre collabora con il blog del fatto quotidiano e si sta dimostrando molto sensibile e attento alla causa LGBTQI.