Giorgio Minisini ci insegna che sport e genere si legano con la passione, non esistono sport solo per donne o solo per uomini. L’unico ostacolo è l’allenamento.
La recentissima medaglia d’oro ai Mondiali di Budapest per gli italiani Minisini – Flamini ci ha fatto riscoprire – e succede per gli sport minori, che siano olimpiadi o mondiali o europei ogni quattro anni – il nuoto sincronizzato. E ci ha fatto pure scoprire che non esiste uno sport prettamente femminile (o maschile). Infatti siamo sempre stati abituati a considerare il nuoto sincronizzato uno sport per sole donne. Il bravo, anzi bravissimo Giorgio Minisini, ha trionfato in questo sport.
Non sappiamo se quando ha iniziato questa pratica sportiva è stato deriso da coetanei o amici – un po’ come avviene quando i maschi vogliono praticare danza – sicuramente però il coraggio e la bravura di Giorgio – che probabilmente ha dovuto fronteggiare anche un ambiente sportivo forse un po’ chiuso – hanno abbattuto la barriera del pregiudizio.
E noi non possiamo fare altro che battere le mani.
Marco Cevolani