A causa delle proteste di alcuni gruppi religiosi conservatori, la conferenza per i diritti LGBTQ in Ghana è stata cancellata dal governo.
La PAN Africa ILGA, che riunisce 72 organizzazioni per i diritti umani e per l’uguaglianza delle persone LGBTQ+ in Africa, era stata incarica di organizzare la conferenza in Ghana per luglio 2020. La conferenza che avrebbe segnato la storia del paese, aveva lo scopo di sviluppare strategie per migliorare i diritti LGBTQ+ in tutto il continente.
Un continente dove le persone della comunità LGBTQ+ locale devono ancora nascondersi, ogni giorno subiscono forti discriminazioni e abusi. Dove l’unica legislazione vigente per i gay africani risale all’epoca coloniale e proibisce le relazioni dello stesso sesso.
Così, mentre un gruppo religioso ha creato una petizione contro la conferenza (firmata da 19.000 persone in una sola settimana), un altro si è appellato al presidente del Ghana, Nana Akufo-Addo, facendo riferimento alla costituzione: “Le attuali leggi del Ghana criminalizzano le attività consensuali dello stesso sesso fra adulti, quindi è chiaramente illegale per ILGA organizzare una conferenza qui in Ghana rappresentando un gruppo che promuove queste attività”.
A questo punto, un portavoce del presidente ha dichiarato a Reuters: “Il Governo del Ghana non permetterà questa conferenza… questo è tutto” e alla domanda: “Perché?” ha risposto: “Non a causa del coronavirus”.