Arte e artista si fondono: impossibile scindere l’opera dalla biografia di questa donna eccezionale consegnata al mito e celebrata in tre mostre nel mondo.
Le sue folte sopracciglia tratteggiano come puntini di sospensione da un dipinto all’altro la forza vitale, esasperando gioie, amori, mascolinità e femminilità nei suoi accessi più puri. I ritratti di Frida Kahlo sono stati esposti alle Scuderie del Quirinale di Roma nella grande mostra dedicata all’artista messicana a sessanta anni dalla sua morte (1907-1954). Simbolo dell’avanguardia artistica e della cultura messicana del ‘900 è stata venerata anticipatrice del movimento femminista.
Frida Kahlo è amatissima proprio per il legame tra arte e vita che non è sottinteso, ma esplicito nella sua opera, naia, alla portata del popolo, di tutti. Nei suoi quadri si trova la storia del tempo, la persona che era in quel momento, e l’immaginario fuso con le tradizioni ancestrali dei popoli precolombiani.
“Frida è la prima donna nella storia dell’arte ad aver affrontato con assoluta e inesorabile schiettezza, si potrebbe dire in modo spietato ma nel contempo pacato, quei temi che riguardano esclusivamente le donne.”
Diego Rivera
Stette a letto per anni, con il busto di gesso. In questo periodo sviluppò il suo talento pittorico perché i genitori le regalarono un letto a baldacchino con uno specchio sul soffitto, in modo che potesse vedersi e ritrarsi.
Tornata a camminare, decise di portare i suoi dipinti a Diego Rivera, pittore già famoso all’epoca. Rivera rimase assai colpito dallo stile di Frida, e la inserì nella scena politica e culturale messicana. Ben presto si innamorarono e si sposarono. Fu un matrimonio travagliassimo, lui la tradiva, e dopo un po’ iniziò anche lei.
Frida perse un figlio mentre era a New York e in preda alla depressione tornò con Rivera a Città del Messico dove presero a vivere in case separate, collegate da un ponte. Un giorno scoprì il marito a letto con la sorella. Fu la fine del matrimonio. Frida passò del tempo in prigione per aver ospitato dissidenti russi, ma Rivera l’aiutò a uscire. L’anno dopo si risposarono.
Fu molto serena in questo ultimo periodo della vita. Dipinse le opere più note. Alla fine la pittrice si ammalò di polmonite, e non potendo alzarsi dal letto, le fu impedito di recarsi alla sua prima mostra messicana. Nonostante ciò, Frida si fece trasportare assieme al letto sino al museo, dove fu accolta con clamore e sorpresa da Diego e da tutti gli altri intervenuti al vernissage. Morì a soli 47 anni. Dopo la sua morte Rivera spese tutto il suo tempo a promuovere sua moglie. L’ultima frase che ha scritto su un suo quadro è “Viva la Vida!” e ha chiesto esplicitamente di essere cremata: “sono stata sdraiata su un catafalco per tutta la vita, è ora di volare”
Amanti di Frida
Da studentessa si innamorò di Alejandro Gomez Arias, studente di diritto e giornalista, capo spirituale e ispiratore dei Cachuchas (movimento studentesco socialista), fu lui ad appassionarla alla politica. Ma fu solo il primo dei molti che persero la testa per Frida, oltre, naturalmente, Diego Rivera, praticamente tutti i più grandi personaggi del secolo scorso tra cui Leon Trotsky, protagonista e teorico della rivoluzione russa, il poeta André Breton. Difficile distinguere le sue amanti donne, perché Frida viveva l’amicizia al femminile con grande passione. I suoi amori lesbici, talvolta, solo platonici erano l’affermazione della sua diversità e, al contempo, erano il vessillo della sua libertà e autodeterminazione.
Tra le donne importanti della sua vita l’attrice Tina Modotti, la ballerina e pittrice Rosa Rolando, la rivoluzionaria cubana Teresa Proenza, l’artista Chavela Vargas, con la quale convisse per un certo periodo, l’attrice Maria Félix, dipinta tra le sue sopracciglia in un autoritratto. Ebbe contatti anche con l’attrice lesbica Dolores del Rio, cui regalò il quadro intitolato b, raffigurante due donne in un esplicito atteggiamento erotico. Fu anche amica della figlia della marchesa Casati, Cristina Casati Hastings. la doppia identità maschile e femminile di Frida è esplicita nei dipinti (Le Due Fride), nel fatto che lei amasse nel marito Diego la sua parte rotonda, femminile, e lui in lei quella maschile, al punto che lei spesso si travestiva da uomo facendosi chiamare Guillermo.
Letizia Strambi