Firenze è ricca di storia, di cultura, ma anche la moda ha un ruolo fondamentale per il DNA della città. Il capoluogo toscano è anche la sede di uno degli eventi internazionali più importanti al mondo: Pitti Immagine Uomo.
Nel cuore della città si trova Palazzo Pitti: imponente costruzione rinascimentale, a pochi passi da Ponte Vecchio, ha il suo nucleo centrale dell’edificio risalente al 1458, quando era la residenza del banchiere Luca Pitti. Successivamente il palazzo, nel 1549, fu acquistato dalla famiglia Medici e divenne residenza dei granduchi di Toscana per poi, nel 1737, essere legato agli Asburo-Lorena.
Al suo interno è presente un importante museo: la Galleria Palatina, con capolavori di Tiziano e Raffaello. Oggi, nello stesso palazzo, è presente anche la camera da letto di Giovan Gastone De’ Medici (1672-1737) famoso per la sia attrazione nei confronti del sesso maschile e che si dice si la causa dell’estinzione della dinastia. Un aneddoto riportato in vati testi racconta che, spartito il suo Stato tra le grandi potenze, Giovan Gastone De’ Medici, passò i suoi anni a Palazzo Pitti, tra una serie di eccessi omoerotici.
Ma forte e molto importante è anche il connubio con la moda; la location è stata fin da subito protagonista di eventi e sfilate pensati per i nobili e per la ricca borghesia. A partire però dal 1952, il palazzo iniziò a diventare un punto di riferimento anche contemporaneo per la moda italiana; Giovanni Battista Giorgini organizzò la prima vera sfilata di moda nella suggestiva Sala Bianca di Palazzo Pitti. Parteciparono nove case di alta moda e sedici di moda sartoriale e tempo libero.
Tra i grandi nomi italiani di quella storica sfilata c’è anche quello del maestro delle stampe Emilio Pucci. Un eco senza precedenti, forte anche del sostegno dei buyer americani che tanto amavano lo stile proposto in quella sfilata. Ecco che Firenze diventa l’emblema dell’arte italiana anche nella moda, capace di raccontare lo stile e tutta la professionalità del Made in Italy. La Sala Bianca è anche una naturale narrazione di quel bisogno di bellezza di quel lusso che tanto era mancato dopo gli anni della guerra.
Palazzo Pitti è quindi diventato un binomio universale che unisce tradizione a quel tocco di magnificenza senza eguali.
Negli anni si è cercato di far crescere questo forte legame tra il palazzo e la moda. Sotto la direzione di Kristen Aschengreen Piacenti, nel 1983 viene fondata la galleria del costume: una collezione che raccoglie oltre 6000 creazioni tra accessori, costumi teatrali, cinematografici e abiti antichi, che la rendono uno dei musei più importanti del mondo per rilevanza documentaria. Il museo diventa una traccia storica della cultura, della sua evoluzione, dei gusti della società, ospitando esemplari pregiati e rarissimi di stilisti quali Giorgio Armani, Gianni Versace, Ottavio Missoni, Emilio Pucci, Valentino, Yyes Saint Laurent etc.
Oggi Palazzo Pitti ospita il Museo della Moda e del Costume: il più importante museo della moda italiana nel mondo. L’alta moda, i costumi di scena, gli abiti da sposa, i gioielli e gli accessori, oggi sono esposti in sale tematiche. La collezione include creazioni di Lucile, Versace, Azzaro, Renato Balestra, Roberto Cavalli, Ken Scott, Yves Saint Laurent, Chanel, Gucci e Prada.
Gran parte degli esemplari è stato donato da privati o da istituzioni pubbliche; altri capi sono arrivati grazie alla cessione di interi guardaroba di personaggi quali Franca Fiorio o Eleonora Duse. Fra le rarità del museo si trovano anche i vestiti funebri del granduca Cosimo I De’ Medici, di sua moglie Eleonora di Toledo e del loro figlio Garzia. Il restauro è avvenuto per opera dei laboratori dello stesso museo. Considerando l’immenso archivio presente a Palazzo, gli oggetti esposti e le collezioni ruotano periodicamente almeno ogni due anni, all’interno di un percorso che si snoda cronologicamente e tematicamente, senza contare le esposizioni monografiche periodiche che si tengono in alcune sale particolari della Galleria.
Numerose anche le singole esposizioni; da ricordare, nel 2001, la mostra “Il guardaroba di una signora siciliana” che ha ripercorso il gusto e la moda della ricca borghesia siciliana dagli anni Venti agli anni Cinquanta; nel 2022 “Acquisizioni attraverso il Novecento” ha valorizzato le nuove acquisizioni della galleria: capi della maison Givenchy, Yves Saint Laurent, Jean-Paul Gaultier, Jean Patou, Alaïa, Gucci, Gottex e Kenzo; fra il 2007 e il 2008 è stata poi presentata una selezione della collezione Riva di circa tremila bottoni dove, questo oggetto, è visto come simbolo dell’eleganza maschile e che ha raggiunto effetti spettacolari grazie all’utilizzo dell’oro, dell’argento e delle pietre prezione.
A cavallo tra il 2014 e il 2015, la Galleria del Costume di Palazzo Pitti, è stata anche sede della mostra di Piero Tosi, in onore del conseguimento del premio Oscar alla sua carriera: una quindicina di abiti di scena, compresi quelli di Medea (regia: Pier Paolo Pasolini), Elisabetta – Sissi (regia: Luchini Visconti), Giuliana Hermil – L’innocente (regia: Luchini Visconti).
Negli anni recenti Palazzo Pitti è la location per la presentazione di collezioni ed esclusivi eventi creati dai maggiori nomi della moda italiana, in occasione della fiera Pitti Immagine Uomo, considerata la più importante manifestazione al mondo per il target maschile.
Di Valentino Odorico
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