Dal 25/09 al 18/10 l’area archeologica dello Stadio Domiziano di Roma ospiterà la mostra Eros Capitale che rappresenterà il desiderio attraverso le opere di sei grandi fotografi: Roberto Chiovitti, Mirta Lispi, Ada Masella, Angela Lo Priore, Giuseppe Di Piazza e Fabio Lovino.
La mostra rientra nell’ambito di Roma Fotografia 2020 EROS, l’evento organizzato dall’associazione Roma Fotografia, in programmazione dal 15 luglio al 30 novembre, che vuole delineare, attraverso la fotografia, i contorni e le sfumature della forza straordinaria che muove il mondo: il Desiderio.
Al lato oscuro del desiderio è dedicato il primo libro fotografico di Roberto Chiovitti – Disclosed Desires – in cui le immagini raccontano storie di lussuria, dominanza e sottomissione. Immagini ruvide messe in scena in modo intelligente, provocante, insolito che individuano nelle variazioni dei feticci sessuali ritratti una delle tendenze più importanti per sviluppare il proprio linguaggio artistico. Ricercatore della bellezza, fotografo di attori, attrici e atleti per numerose riviste italiane e internazionali, Chiovitti ha scelto per Eros Capitale scatti che nascono per la rivista LGBT QMagazine e vogliono offrire una versione gay del famoso bagno in latte di asina di Poppea.
Nel luogo dove per eccellenza l’antichità celebrava il culto del corpo, nella sua prestanza e perfezione, trovano spazio le immagini di Mirta Lispi, del suo lavoro Strike a Naked Pose, che ritrae un gruppo di ballerini, tra i più richiesti della scena romana e non, messi a nudo, in posizioni immobili ispirate al vogueing. Si tratta del ballo di tendenza nelle sfide/sfilate proibite nei club LGBT americani alla fine degli anni 80, le cosiddette ballroom, dove i partecipanti gareggiano a colpi di posa, e dove ognuno esprime sé stesso, libero dagli schemi convenzionali della danza, unendo nei movimenti i gesti tratti dalle passerelle e dagli shooting di moda più esagerati
Come un’alchimia misteriosa, una pozione arcana, composto ambiguo di selvaticità e grazia, appare l’Eros nelle opere di Ada Masella. È in un corpo sottile, dentro uno sguardo impenetrabile, nella profondità che dà voce a un’immagine silenziosa. Per la fotografa parlare di Eros significa inchinarsi all’eleganza del chiaroscuro, quando le linee sinuose emergono dall’ombra, quando i confini si mischiano e nulla è quello che sembra. Eros è una forma che viene da lontano, dal passato, dai ricordi. E questa forma è Carla.
Il lavoro di Giuseppe Di Piazza, giornalista, fotografo e scrittore, è un omaggio alla perfezione della bellezza femminile. Le sei foto in mostra sono il risultato di un lungo lavoro iniziato più di un anno fa con una sola modella. Attraverso 150 scatti, il progetto vuole descrivere il corpo femminile come fosse paesaggio: le foto esposte, molto diverse dalle 150 istantanee che comporranno il lavoro finito, sono state realizzate in conclusione di ogni sessione di lavoro.
Alla ricerca di qualcosa è, invece, rivolto il lavoro di Angela Lo Priore, concepito, probabilmente in un momento di smarrimento nella consapevolezza che la fotografia avrebbe portato le risposte attese. Gli scatti, nati durante alcune giornate trascorse a New York, rappresentano il preludio al celebre lavoro “Manichini”, prima mostra dell’artista dedicata a donne e modelle in una fabbrica abbandonata in Montenegro.
Le opere di Fabio Lovino – Frammenti di pensiero e movimento – hanno l’obiettivo di condurre i visitatori all’interno di un viaggio fisico ed emotivo nei pensieri e nelle relazioni intime tra le persone.
Le informazioni sulla mostra Eros Capitale sono disponibili al link https://www.roma-fotografia.it/collettiva-eros-capitale/