Nel tredicesimo film del celebre regista turco, da tempo trapiantato qui in Italia, Ferzan Ozpetek torna a raccontare la vita, gli amori e la comunità LGBT con La Dea Fortuna, nelle sale dal 19 Dicembre. Dopo Napoli Velata, noir dal grande carisma, il regista si cimenta di una storia delicata e toccante di un amore dilaniante tra due uomini che ritrovano loro stessi in un momento assai delicato, quando sono costretti a diventare genitori acquisiti dei figli di Annamaria. Uno scossone per la vita di Arturo (Stefano Accorsi) e Alessandro (Edoardo Leo) già alle prese con una sonnolenta routine che ha finito per strozzare il loro rapporto di coppia. Ferzan Ozpetek con La Dea Fortuna tratteggia quindi una storia contemporanea, reale, intimistica, alzando il velo sull’omogenitorialità, proprio quando è accesa una discussione politica sul riconoscimento delle coppie di fatto (anche arcobaleno). Perché vedere il film del regista turco? Qui tre validi motivi.
In un cast di grandi stelle del cinema nostrano, l’unica vera scoperta è proprio Edoardo Leo
Stefano Accorsi è uno scrittore fallito, un’anima spezzata che per amore e (forse) anche per la paura di sbagliare, rifiuta una carriera universitaria per stare al fianco del compagno. Alessandro è un idraulico, è coatto, ha la battuta sempre pronta ed è schietto è sincero. Da 15 anni è in coppia con Arturo, ma tra di loro ci sono una schiera di tradimenti e tanti litigi. Due bambini, i figli di Annamaria, travolgono tutte le loro certezze. Stefano Accorsi, Jasmine Trinca, Edoardo Leo: un trittico di star dai nomi altisonanti che hanno la capacità di raccontare con garbo una storia complessa e sfaccettata. Tra i tre spicca Edoardo Leo. Bello, meraviglioso e totalmente calato nella parte, regala una delle sue interpretazioni migliori, superando persino la bravura di Accorsi. È lui la vera rivelazione de La Dea Fortuna.
Un film che racconta di un amore che supera il tradimento e lo scorrere del tempo
Con il tempo cambia tutto, persino l’amore può subire i suoi effetti. Ci sono persone che riescono a gestire tutto e c’è chi invece si lascia sopraffare. Ozpetek illustra proprio questo momento della vita di coppia, quando l’amore e la passione si trasformano in qualcosa di più Non è odio, non è nemmeno risentimento: diventa solo qualcosa di profondo, un sentimento ben diverso che per sopravvivere deve essere cullato e coccolato. Arturo e Alessandro si amano ma al tempo stesso si odiano e si fanno del male a vicenda, ma alla fine si cercano sempre, si ritrovano nonostante i litigi e i tradimenti.
La Dea Fortuna alza il velo sulla famiglia di oggi, una famiglia senza distinzioni di sesso, colore e razza
E poi è il messaggio che conta nel nuovo film di Ferzan. Sì, perché anche se resta un film imperfetto – riscattato da un finale meraviglioso – ha la sagacità di raccontare la situazione della famiglia di oggi, al di là di mamma e papà e genitore 1 e genitore 2. Il regista racconta il suo punto di vista sulla famiglia moderna, una famiglia folle, disfunzionale ma che sopravvivere solo ed esclusivamente all’amore. E l’amore non ha bisogno di sesso: è amore e basta, quindi dov’è il problema?