La Val di Sole è una terra fantastica ma non è facile trovare un posto confortevole e inclusivo in cui soggiornare perciò: Dove soggiornare in Val di Sole? Probabilmente una delle alternative che prenderei in considerazione sarebbe l’agriturismo “Il tempo delle mele”. La struttura è munita di un arredo sofisticato ma che mantiene i tratti culturali della magnifica Val di Sole. Le stanze sono dotate di tutte le comodità e sono arredate con cura fino al più piccolo particolare. La pulizia regna sovrana in tutta la struttura. Ma oltre a tutto questo è la proprietà che fa la differenza. Infatti i valori che hanno spinto l’apertura di questa attività commerciale sono quelli dell’inclusione e del rispetto. Fabiana Mariotto, titolare con il marito Michele Iacchetti dell’agriturismo, racconta: “Io amo viaggiare, ho viaggiato tantissimo nella vita e dove sono stata in molti posti, se non ero vestita in un certo modo o se non mi comportavo in un certo modo, non potevo stare. Così mi sono ripromessa di aprire un luogo aperto a tutti, alla pluralità umana. Io amo rapportarmi con le persone. Questa casa è aperta a chi veste firmato, a chi veste alternativo, a chi è occidentale a chi appartiene ad un’altra cultura, a chi ama le donne ma anche a chi ama gli uomini. Io amo rapportarmi con tutti. Inoltre realizziamo anche corsi di fattoria didattica. Ovvero facciamo vedere a chi è interessato come si lavora in campagna, questi sono corsi curati da Michele, mio marito. Inoltre diamo molta importanza alla cucina, cuciniamo anche piatti della tradizione che oggi sono lasciati perdere. Per questo motivo vengono da noi anche la gente del posto. Casa mia è nata per apprezzare tutte le particolarità umane. Io amo tantissimo conoscere gente nuova.”
Dove?
La struttura è in Via Strada Provinciale 65, Frazione di Samoclevo (38022 Caldes TN)
I bambini?
I bambini sono ben accetti, l’inclusione vale sopra tutto per loro! Inoltre ad accorgliere tutti gli ospiti, oltre ad esserci Fabiana ci sarà anche il piccolo Daniel. Lui, racconta Fabiana “è un pilastro per noi. In sala è bravissimo, ci aiuta in ufficio per registrare i documenti e la pasta fresca la fa tutta lui”.No, non stiamo parlando di un ragazzo di 18 anni, ma di un bambino di soli 13 anni. Un bambino che ha le idee chiare e che ha già compreso cosa significa il rispetto e l’inclusione.
Ecco ciò che rende questa struttura molto apprezzabile: l’amore che i titolari hanno per l’essere umano in quanto tale e la considerazione delle particolarità individuali come valore aggiunto.