Con circa 8000 km di costa, l’Italia è il Paese che si insinua nel Mediterraneo, come uno spartiacque tra l’est e l’ovest del mare più amato al mondo.
Il clima mite e temperato, la naturale bellezza dei territori, il rigoglìo dei paesaggi, la biodiversità innata ed un’anima profondamente ospitale, hanno reso le coste italiane tra le mete più amate da mercanti, naviganti, esploratori … Viaggiatori nei luoghi e nelle culture che da sempre animano il Bel Paese.
Proprio la capacità di accogliere e l’abbondanza di “bellezza” spontanea e di ricchezza culturale artistica hanno sempre attratto viaggiatori in arrivo sia dal mare che dai valichi montani. Così mare e montagna segnano non solo i confini naturali d’Italia, bensì anche lo sviluppo di località turistiche di gran pregio, da Nord a Sud, da Est ad Ovest.
Puglia e Sicilia sono le regioni che oggi si distinguono nel panorama marittimo delle destinazioni LGBTQ+.
Il “Tacco d’Italia”, la Puglia, è a buon ragione considerata come la regione più gay friendly: la bellezza naturale delle spiagge del Salento e la città di Gallipoli, proprio sulla costa, danno vita ad un vibrante spettacolo di vita gay per giovani e meno giovani. Numerosi sono stati, in anni recenti, gli investimenti esteri nella regione, spesso provenienti da imprenditori appartenenti alla comunità LGBTQ+. Un crescente nucleo di imprenditrici lesbiche si è insediata nella zona interna denominata “Valle D’Itria” dove esistono numerose masserie, ormai dismesse e che sono state acquistate per trasformarsi in boutique hotels o agriturismi di lusso tra alberi d’ulivo ed una campagna rigogliosa. I luoghi ideali, lontani dalla folla che si assembra nei lidi, per godere di relax e tranquillità. Qui, località come Locorotondo, Ostuni, Martinafranca sono veri gioielli di borghi antichi, senza dimenticare Alberobello, con le sue case coniche, i “trulli”.
La Sicilia, con il suo enorme bagaglio storico-culturale che risale alla Magna Grecia, è la destinazione giusta per coloro che amano il mare più “selvaggio” e più autentico. Lungo le spettacolari coste siciliane, bagnate dal mare cristallino, le località LGBTQ+ più conosciute sono lungo la costa orientale e fanno capo alla città di Catania. Non lontano da qui si stagliano all’orizzonte la barocca Noto e le spiagge di Eloro e Calamosche, oltre alla riserva naturale di Vendicari, frequentata anche da naturisti. Sul lato occidentale, da San Vito Lo Capo all’Oasi Naturale dello Zingaro, si staglia una delle coste più belle del Mediterraneo, senza dimenticare la multietnica Palermo capitale della regione con la sua spiaggia di Mondello.
Sorelle minori della Sicilia, le Isole Eolie, invitano alla loro scoperta in barca a vela tipica, il caicco, che, noleggiabile per piccoli gruppi, permette di godere del fascino del Mar Mediterraneo in completa autonomia, fermandosi nelle calette e nei piccoli porti per rifornire la cambusa e godersi il tramonto davanti ad un ricco aperitivo dai sapori tipici siciliani.
Non solo il mare, bensì anche la montagna italiana, in particolare quella frontaliera, è molto apprezzata: la catena delle Alpi, che si snoda dal confine francese, attraverso quello svizzero, per finire con quello austriaco, annovera tra le destinazioni più gay-friendly d’Italia.
Da Courmayeur a Cervinia, dal Monte Bianco, il più alto d’Italia, al Monte Rosa, fino al Cervino, sono numerose le destinazioni che offrono soggiorni gay-friendly, tra terme e sport outdoor. Qui, da Cervinia a Courmayeur, fino a Plateau Rosa ed al Complesso Sciistico della Via Lattea, si tennero le Olimpiadi Invernali del 2006. A meno di un’ora di auto si è a Torino, ex capitale d’Italia, ricca di palazzi e vestigia reali. È proprio da Torino che si originarono i primi movimenti per la tutela dei diritti LGBT negli anni ’70 e la comunità continua ad essere molto attiva ed impegnata.
Sul versante orientale, si distingue invece l’arco delle Dolomiti: qui, stazioni sciistiche famo- se nel mondo hanno fatto la storia del turismo montano italiano di lusso: da Cortina d’Ampezzo a Madonna di Campiglio fino a Sesto ed Auronzo di Cadore, dove si trovano i picchi più celebri, quelli delle Tre Cime di Lavaredo.
A febbraio 2026, saranno ospitate le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali su una linea di continuità che lega Milano a Cortina D’Ampezzo, passando proprio tra le località più conosciute dal turismo LGBTQ+ internazionale: dalla Valtellina alla Val di Fiemme, includendo Verona, la Città dell’Amore, che vedrà la chiusura dei Giochi. Gli organizzatori stanno lavorando su eventi LGBTQ+ che raccontino l’accoglienza aperta di questi territori ed il loro impegno per creare un palinsesto sportivo, culturale e di intrattenimento che non lasci nessuno indietro.
Di Giovanna Ceccherini