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Cineturismo e Crema: un viaggio alla scoperta dei film simbolo della città

Redazione by Redazione
18 Maggio 2022
Reading Time: 4 mins read

La città di Crema, piccolo centro urbano non distante da Milano, si è affermata nel panorama del cineturismo grazie e soprattutto al celebre film premio Oscar, Call Me by Your Name. La bellissima storia d’amore fra Elio e Oliver ha incantato tutto il mondo e portato alla ribalta le bellissime location di Crema e i suoi dintorni. Ogni anno sono in tantissimi coloro che si recano nella città per rivivere i luoghi simbolo del film.

Ma il territorio Cremasco è stato più volte protagonista della cinepresa in altre significative occasioni: Ladyhawke di Richard Donner, Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi, Il primo giorno d’inverno di Mirko Locatelli, La bella di Lodi di Mario Massiroli e tanti altri ancora. Scopriamoli insieme tramite un itinerario fra le loro location principali…

Un viaggio cinefilo di Crema e dintorni

Partite dalla Rocca Sforzesca di Soncino per immergervi direttamente in Ladyhawke, film fantasy del 1985 che, ambientato nel mondo medievale, racconta la storia di Etienne e Isabeu, una coppia di amanti colpiti dalla maledizione del Vescovo. I due trasformati in bestie, lui in lupo durante la notte e lei in falco di giorno non riescono mai a incontrarsi sotto forma umana. Sarà Etienne in compagnia del suo aiutante Philippe, un ladruncolo evaso dalle prigioni della fortezza di Aguillon, a sconfiggere la maledizione intraprendendo un insidioso viaggio.

Ed è proprio quando Philippe fugge dalle prigioni il momento in cui vengono riprese le mura della Rocca Sforzesca di Soncino, una località a pochi chilometri città di Crema. Lo sfondo della scena è infatti dominato dalla figura possente del maniero che viene ripreso in particolar modo in due dei suoi quattro lati, sia in diurna che notturna.

Sempre alla Rocca Sforzesca di Soncino, rivivete le vicende della discesa in Italia dei lanzichenecchi di Carlo V per saccheggiare Roma e intimidire lo Stato Pontificio riprese dal pluripremiato “Il mestiere delle armi” – vinti 3 Nastri d’Argento e 8 David di Donatello. La pellicola si sofferma in modo particolare sugli ultimi giorni di vita di Joanni De’ Medici, il giovane capitano alla guida dell’esercito del Papa che dopo essere stato tradito e ferito gravemente, morì proprio nel bel mezzo della guerra lasciando il resto del gruppo spaesato.

La scena della porta fortificata di Curtatone dove Federico Gonzaga, marchese di Mantova, fa passare i lanzichenecchi ostacolando l’esercito di Giovanni De’ Medici ritrae scorci eterei della Rocca immersa in una forte e costante foschia. Filmati anche il ponte levatoio e immagini del cortile della Rocca.

Continuate la vostra gita fuori porta verso Moscazzano e scoprite i luoghi de “Il primo giorno d’inverno”, film molto conosciuto fra il cinema gay. Protagonista Valerio, un diciasettenne omosessuale cresciuto in un contesto sociale ostile al suo essere. La pellicola è stata interamente girata a Moscazzano, comune scelto anche da Guadagnino per “Call Me by Your Name”. Addentratevi nella campagna dove gironzola Valerio in motorino, fermatevi alla Madonna dei Prati, la cappella ritratta sullo sfondo durante uno dei viaggi del protagonista e visita il caratteristico centro di Moscazzano, un’occasione perfetta per dedicarsi a delle attività all’aria aperta.

Il nostro itinerario termina a Lodi, un altro comune non distante dalla città di Crema, dove, è stato girato “La bella di Lodi” di Mario Massiroli che racconta la storia di Roberta, una giovane, bella proprietaria terriera e di Franco, un meccanico poco ambizioso. I due si incontrano occasionalmente in Versilia ed è amore a prima vista, diversi sono gli incontri fortuiti prima che la donna riesca, come da suo intento, a introdurlo nella borghesia acquistando un garage e sposandolo.

Dall’inizio di via Lodino, percorrete l’iconica passerella che Roberta compie a bordo della sua Giulietta. Proseguite fino verso corso Umberto I, lasciate alla vostra destra il palazzo del Museo Civico e la Biblioteca Laudense fino a incontrare un arco. Passateci sotto e proseguite fino a Piazza della Vittoria, la più bella di Lodi. È proprio qui dove Roberta parcheggia per dirigersi verso il Caffè Spagnuolo dove le sembra ingannevolmente di vedere Franco di spalle.

 

Un altro luogo simbolo è la Chiesa di San Francesco in Piazza Ospitale dove si sposò la nonna di Roberta. Recatevi a viale Trento e Trieste, viale che Roberta percorre per rincontrare Franco, dove nell’estremità est è situato il piazzale della Stazione dei treni, luogo in cui la protagonista fa arrestare Franco. Infine, l’edificio in Piazza Castello che nella pellicola rappresentava il carcere e oggi sede della questura.

 

Fonti: https://turismocrema.it/itinerari_territorio/i-luoghi-del-cinema/

Di Roberto Lunelio

 

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