Il 4 settembre 2023, in una decisione che potrebbe avere ripercussioni significative non solo per Hong Kong ma per tutta l’Asia, la Corte Suprema di Hong Kong ha annunciato che le unioni tra persone dello stesso sesso devono ottenere riconoscimento legale. Tuttavia, pur con questo importante passo in avanti, la Corte ha anche sottolineato che la nozione di matrimonio egualitario rimane al di fuori del mandato della mini-costituzione della città, la Basic Law.
La sentenza arriva dopo una serie di battaglie legali portate avanti da attivisti come Jimmy Sham e altri. La Corte Suprema, nella sua decisione, ha affermato che, mentre la Basic Law fa riferimento solo al “matrimonio eterosessuale”, escludendo quindi le unioni omosessuali, il governo “ha violato il suo obbligo” di riconoscerle. Di conseguenza, ha dato al governo di Hong Kong un periodo di due anni per stabilire un “quadro alternativo” che fornisca alle coppie dello stesso sesso un riconoscimento legale.
Questo verdetto segue altre decisioni favorevoli ai diritti LGBTQIA+ prese dalla Corte Suprema di Hong Kong negli anni recenti. Ad esempio, la Corte aveva già riconosciuto il diritto dei partner omosessuali di ottenere visti coniugali, una misura che era stata vista come un segnale positivo dalla comunità LGBTQIA+ locale.
Tuttavia, questa recente sentenza arriva in un momento in cui il sostegno al matrimonio tra persone dello stesso sesso sta crescendo in modo significativo a Hong Kong. I sondaggi suggeriscono che quasi il 60% della popolazione sostiene l’idea del matrimonio egualitario, un aumento impressionante rispetto al 38% di soli dieci anni fa. Nonostante questa crescente accettazione, la società di Hong Kong rimane polarizzata sulla questione, con gruppi conservatori e religiosi che continuano a opporsi strenuamente a qualsiasi forma di riconoscimento legale delle unioni omosessuali.
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Contrasti tra Hong Kong e la situazione dei diritti LGBT in Cina continentale
Mentre Hong Kong mostra segnali di progresso nella direzione di una maggiore inclusività per la comunità LGBT, la Cina continentale rimane significativamente indietro in termini di diritti e riconoscimento. L’omosessualità è legale in entrambi i territori, ma le somiglianze si fermano quasi lì. In Cina, non esistono leggi che esplicitamente proteggono le persone da discriminazioni basate sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere. Hong Kong, almeno nel settore pubblico, offre una certa protezione attraverso l’Ordinanza sul Bill of Rights del 1991.
Un altro punto di divergenza è la libertà dei media. In Cina continentale, i contenuti che mostrano relazioni LGBT in una luce positiva sono spesso censurati, limitando di fatto la visibilità e l’educazione pubblica su questi temi. Hong Kong, con un passato coloniale e un certo grado di autonomia, ha una maggiore libertà di stampa e di espressione, che si riflette anche nella rappresentazione dei diritti LGBT.
La differenza nel trattamento dei diritti LGBT tra Hong Kong e la Cina continentale è anche indicativa delle tensioni più ampie tra i due territori, soprattutto per quanto riguarda i diritti umani e le libertà civili. La Cina continentale adotta una postura più conservatrice, mentre Hong Kong è vista come un'”isola progressista”, nonostante le crescenti preoccupazioni sulla sua erodente autonomia sotto l’influenza cinese.
In Cina continentale, resistenze culturali e istituzionali rappresentano ostacoli significativi all’accettazione delle unioni omosessuali e dei diritti LGBT in generale. Questo contrasta fortemente con l’andamento più progressista di altri Paesi asiatici e di Hong Kong, dove i movimenti sociali e alcune decisioni giuridiche hanno mostrato un cambiamento positivo.
Non è ancora chiaro come le recenti decisioni legali a Hong Kong possano influenzare la Cina continentale, ma la divergenza nelle politiche e nell’opinione pubblica è un segno evidente delle differenti direzioni che i due territori stanno prendendo. Sebbene legati da legami storici, culturali e politici, Hong Kong e la Cina continentale rimangono su traiettorie divergenti per quanto riguarda i diritti LGBT.
La situazione dei diritti LGBT a Hong Kong e nella Cina continentale serve come una lente attraverso la quale possiamo esaminare le differenze più ampie in termini di diritti umani e libertà civili tra i due territori. Mentre Hong Kong fa passi avanti, anche se lenti, la Cina continentale rimane un terreno difficile per la comunità LGBTQIA+, sottolineando la complessità e la divergenza delle loro rispettive situazioni politiche e sociali.