Classe 1960 Corine Mauch da maggio 2009 è Sindaca di Zurigo. Rieletta per il secondo mandato a marzo di quest’anno, è la prima donna e la prima persona dichiaratamente omosessuale alla guida della più grande città della Svizzera. Il suo obiettivo è quello di fare del centro urbano un modello di sostenibilità e uguaglianza a 360°, nonostante l’incremento demografico. In questa intervista Corine Mauch ci racconta il lavoro svolto e progetti futuri e un “pizzico” di lei.
Lei è la prima donna e la prima dichiaratamente omosessuale eletta sindaco e con un secondo mandato nella più grande città Svizzera: come ci si sente
Mi piace molto essere la Sindaca della Città di Zurigo e sono molto felice che i miei cittadini mi abbiano dato ancora una volta la loro fiducia per i prossimi 4 anni di mandato, 2018 – 2022. Una donna a capo di una città come Zurigo è ancora un’eccezione e mi auguro che sempre più Sindaci donne siano elette in Svizzera e all’estero. Zurigo è una città aperta e tollerante e la mia vita privata non è un problema per la parte pubblica: i politici dovrebbero essere giudicati in base ai loro atteggiamenti e progetti, e non per le loro vite private.
Quali sono le principali politiche sociali che state pianificando per il futuro della città, in materia di LGBTQI? Il nostro obiettivo è preservare una buona convivenza in una città aperta, diversificata e solidale, sviluppando ulteriormente la nostra qualità di vita, per tutti gli abitanti di Zurigo. Per quanto riguarda l’LGBTQI in termini concreti, abbiamo ampliato il nostro Ufficio per l’Uguaglianza di Genere per le questioni LGBTQI e dallo scorso marzo siamo la prima amministrazione svizzera a sostenere l’inserimento di persone trans nei luoghi di lavoro.
Qual è la sua giornata tipo? L’aspetto eccitante del mio lavoro è decisamente la varietà. Sono sempre in contatto con una vasta gamma di persone e mi occupo di una grande molteplicità di argomenti: da una nuova Mostra alle lettere dei cittadini che ricevo e che riguardano tutti i possibili aspetti della vita quotidiana. I contenuti e gli argomenti nella mia vita di tutti i giorni sono molto diversi. Quello che rimane uguale è la forma: molte riunioni e date di rappresentanza.
Se le venissero chiesti 5 luoghi must assolutamente da vedere a Zurigo quali consiglierebbe?
In primis il Niederdorf, la città vecchia con le sue strade storiche e il Grossmünster come centro della Riforma della città, il cui cinquantesimo anniversario verrà celebrato fino al 2019. A seguire Zurich-West e il quartiere della Langstrasse: Zurigo ha una delle più alte densità di locali in Europa. Poi l’acqua: con il lago e i due fiumi Limmat e Sihl, Zurigo è una città d’acqua. Ci sono ben 25 piscine all’aperto in città.
Alcune di loro si trasformano anche in bar la sera. La cultura porta sicuramente un contributo importante alla nostra qualità della vita: l’offerta culturale di Zurigo è varia e di alta qualità e si estende dal Kunsthaus al Museo Rietberg fino al Cabaret Voltaire, il luogo di nascita di Dada. L’ultimo suggerimento è una passeggiata attraverso la città senza una destinazione specifica. Zurigo è una città facile da esplorare a piedi: puoi finire nella Bahnhofstrasse, la via dello shopping più famosa di Zurigo o trovarti improvvisamente in uno dei nostri cimiteri oasi verdi e, magari davanti alla tomba di James Joyce!
Il suo piatto preferito? Questo varia in base alla stagione. La cucina mediterranea italiana è sempre molto buona.
Un bicchiere di vino, meglio da sola o in compagnia? Assolutamente in compagnia!
Come trascorre il suo fine settimana? Mi piace godere del fine settimana culturale offerto dalla città, ma cerco di mantenere una sera al completo relax.
Zurigo è dichiaratamente città sostenibile, purtroppo, si parla sempre più spesso di cambiamenti climatici in atto, secondo Lei in che modo pensa che le grandi città possano lottare contro tali cambiamenti?
Il contributo delle città è fondamentale per lo sviluppo sostenibile e per affrontare le sfide del cambiamento climatico. Oggi, metà della popolazione mondiale vive in aree urbane: entro il 2020 sarà il 70% della popolazione mondiale. Le città sono responsabili di tre quarti di tutte le emissioni in tutto il mondo, ma sono anche i luoghi in cui nuove soluzioni possono emergere e ottenere rapidamente un grande impatto. Per esempio, la città di Zurigo sta diventando una società da 2000 watt di energia alternativa, e per ottenere questo sono richiesti miglioramenti e sforzi in tutti i settori.
Il video del PRIDE ZURIGO 2018
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