Il congresso regionale di Città del Messico ha approvato un disegno legge che vieta la terapia di conversione LGBTQ+.
La votazione è avvenuta in una sessione virtuale del governo e ha ottenuto un notevole successo. Ora, secondo la nuova legge, la terapia di conversione è intesa come tutte quelle misure o trattamenti psicologici volti ad annullare, ostacolare, modificare o compromettere l’identità di genere o l’orientamento sessuale di una persona.
I contravventori vanno incontro ad una pena di massimo 5 anni che potrebbe aggravarsi nel caso di sottoposizione di minori alla terapia di conversione.
Città del Messico diventa così il primo distretto federale messicano a vietare questa brutale pratica. Nel 2009 era stato il primo a legalizzare i matrimoni LGBTQ+.