Paul Vecchiali, regista simbolico nel cinema gay e tematiche sociali, ha lanciato in anteprima assoluta per l’Italia il suo nuovo film “Pas … des Quartier” ieri durante l’ultimo giorno del festival online gratuito Gaiaitaliapuntocom Film Fest.
Figura centrale e di culto del cinema francese, Vecchiali all’età di 92 anni continua a mettersi in gioco con una vicenda che lo riguarda da vicino. Nel 1997, il municipio front national di Vitrolles lancia una campagna contro un programma di cortometraggi sul tema dell’AIDS: Love is to be reinvented (“Dieci storie d’amore ai tempi dell’AIDS”).Uno dei corti, “The Tears of AIDS”, era diretto dallo stesso Paolo Vecchiali e fu contrastato dalla giunta di estrema destra di questa cittadina della Provenza. Ben venticinque anni dopo, Vecchiali ritorna su questa assurda storia, aggiornandola ai tempi attuali.
In Pas … des Quartier il protagonista Adolephe, è un attore di cabaret che esegue uno spettacolo di drag queen col nome di Annabelle in un piccolo paese in riva al mare. La gente del posto è infastidita dalla sua presenza e vorrebbe che lo spettacolo non andasse più in scena. Il film va a scavare in quelle che sono le paure reali di chi vuole osteggiare questo spettacolo. In particolare, Vecchiali vuole mostrarci cosa si cela dietro le maschere sociali e l’odio della gente di una cittadina di estrema destra.
Il cineasta corso sconvolse negli anni 80 il festival di Venezia col capolavoro,”Encore”, film che Luca Guadagnino, un altro regista simbolico del cinema gay con il suo celebre premio Oscar Call Me by Your Name, definì tra i più belli di quel decennio e prima pellicola francese a parlare di AIDS.
Vecchiali è sempre stato un personaggio controcorrente per i festival istituzionali, basti pensare che partecipò al festival di Cannes solo verso a 86 anni con una pellicola interpretata da Catherine Deneveu, “Le cancre”. Il nuovo film di Vecchiali proietta quello che continua ad avvenire in molti paesi dell’Unione Europea: una negazione delle libertà altrui in nome di una moralità poco democratica.