La filmografia LGBT di solito è sempre stata relegata nel circuito dei film d’essai e dei festival internazionali. Molti sono i titoli che hanno avuto successo, ma pochi hanno avuto una diffusione capillare nelle sale e nel catalogo dei servizi in streaming legali. Questo non è avvenuto con Chiamami col tuo nome, il film di Guadagnino che, dal 15 Dicembre è disponile su Netflix. Ispirato all’omonimo libro di Andrè Aciman, e uscito nelle sale nel gennaio del 2017, ad oggi resta uno dei lungometraggi a tema LGBT più famosi degli ultimi tre anni. Vincitore di un premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura non originale e complice di aver lanciato le carriere di Timothèe Chalament e Armie Hammer, il film di Chiamami col tuo nome è un diventato in poco tempo un vero e proprio cult.
Complice una regia dal grande spessore e una storia molto intensa, il lungometraggio resta una perla della cinematografia di oggi. E per chi ancora non ha assaporato la bellezza di Chiamami col tuo nome, ecco tre buoni motivi per recuperare il film durante le feste di Natale.
Chiamami col tuo nome è un racconto passionale tra due persone che trascende la sessualità
La storia di Elio e Oliver è così vera e così sincera che è praticamente impossibile non restare sedotti dalla loro genuinità. Sono due anime sole, impaurite, che non sanno come affrontare l’attrazione che provano l’uno per l’altro. E alla fine, una volta ceduti a quell’innato sentimento, le loro vite saranno stravolte per sempre, nel bene e nel male. Un racconto così vibrante non ha età, non ha sesso e non ha razza. E’ così forte la storia di Chiamami col tuo nome, che avrebbe funzionato lo stesso anche se i personaggi fossero stati due donne o un uomo e una donna. È un film che parla il linguaggio universale dell’amore.
Gli anni ’80 rivivono in tutta la loro bellezza
Particolare aggiunto è quell’atmosfera patinata e da soap-opera che regala più spessore alla vicenda. Lunghi primi piani, scorci di un’Italia raggiante e in vicina al boom economico, profumi e odori di un’estate densa di speranze, e poi i vestiti, le acconciature e i sentimenti sussurrati al chiaro di luna. In tutto il film si respira un qualcosa di retrò, dettaglio che in fin dei conti, fa brillare ancora di più la sua essenza.
È il primo film mainstream che parla alla comunità LGBT (e non solo)
Grande successo di critica a di pubblico, Chiamami col tuo nome ha avuto la sagacità di parlare al grande pubblico, alla comunità e non solo a chi vive di cinema impegnato. Racconta una storia comune, e la racconta con garbo, con erotismo, con caducità, sfiorando i fili giusti con parsimonia, osando ma senza scadere nel melenso. In questo modo il regista è riuscito a comunicare un grande messaggio di amore universale attraverso un film di rarissima bellezza.