Era successo a Cesena. Oggi il ragazzo denuncia l’aggressione
Qualche giorno fa a Cesena si è consumato un terribile episodio di omofobia a danno di un ragazzo della zona brutalmente picchiato. Mentre il ragazzo stava ballando è stato accerchiato da alcuni bulli i quali avrebbero iniziato a colpirlo causandogli il naso rotto, un trauma cranico e un’emorragia interna. A causa dell’emorragia interna il giovane ha subito un intervento per limitargli le fratture. Solo oggi il ragazzo ha deciso di raccontare tutto e ha preso la decisione di denunciare la violenza. La causa dell’aggressione sarebbe l’omosessualità del giovane. La violenza sarà ovviamente perseguitata ma non sarà inquadrata sotto la fattispecie di omofobia perché in Italia ancora questa fattispecie di reato non esiste. L’Onorevole Zan, relatore della legge contro l’omotransfobia ora in commissione Giustizia alla Camera, ha espresso la sua opinione su questo terribile fatto: A Cesenatico un ragazzo è stato brutalmente aggredito da un gruppo in un locale notturno in quanto omosessuale. Si tratta di una delle più gravi aggressioni omofobe degli ultimi mesi. L’accaduto risale a dieci giorni fa, e solo ora la vittima starebbe decidendo di sporgere denuncia. Piena fiducia nelle forze dell’ordine che sapranno individuare gli aggressori. Ma ancora una volta la vittima di una aggressione omofoba non potrà denunciare l’episodio per ciò che è. Ovvero un crimine consumato per l’orientamento sessuale del ragazzo. L’Italia è rimasto l’ultimo dei grandi Paesi europei e occidentali a non avere una normativa di contrasto contro l’odio omotransfobico. Un ritardo gravissimo. Chi si oppone alla proposta di legge contro l’omotransfobia, si oppone anche all’equità di una giustizia che punisce i reati per ciò che realmente sono. Come maggioranza siamo pronti ad approvare la legge al più presto. Ieri ho avuto un colloquio con il Presidente Fico, il quale ha convenuto sulla necessità di calendarizzare in Aula il prima possibile la legge. La prossima conferenza deciderà su questa possibilità, assieme ai gruppi parlamentari prevista per fine febbraio.
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