Dopo il forte sgomento causato dalla mozione firmata dai consiglieri di Fratelli d’Italia con l’obiettivo di contrastare l’entrata in vigore dei regolamenti per la Carriera Alias negli istituti lombardi che ha portato a manifestare oltre cento persone fra studenti e associazioni, la mozione è stata inizialmente ritirata e poi rimandata a settembre.
La votazione era prevista per la giornata di oggi, martedì 4 luglio, nell’aula del Consiglio regionale della Lombardia ma, a due giorni dalla discussione, Fratelli d’Italia ha dichiarato che la mozione verrà ritirata e rinviata.
ACET – Associazione per la cultura e l’etica transgenere
A esporsi sulla questione ACET – Associazione per la cultura e l’etica transgenere che tramite un comunicato stampa dichiara che la mozione, presentata da Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale a Milano mira a rendere illecite le Carriere Alias nelle scuole superiori e università lombarde, annullarne e/o disapplicarne i regolamenti interni. Un attacco puramente ideologico che priva le persone trans del diritto allo studio.
Le Carriere Alias permettono alle persone trans di modificare il nome anagrafico con quello di elezione nel registro elettronico, negli elenchi e in tutti i documenti interni alla scuola o luogo di lavoro aventi valore non ufficiale.
In Italia, la Legge 164 del 1982 riconosce già la possibilità alle persone transessuali di ottenere la modifica del sesso ricevuto alla nascita e registrare tale cambiamento all’anagrafe previa approvazione del Tribunale. Come tutti gli iter procedurali, anche questo può richiedere diversi anni.
Le Carriere Alias nascono come provvedimenti spontanei di scuole e aziende per agevolare le persone transin attesa del completamento del legalissimo ma lungo iter burocratico legato al cambiamento di genere.
ACET, l’Associazione per la Cultura e l’Etica Transgenere ha commentato: “Considerando che in Lombardia ci sono circa un centinaio di persone trans, quasi tutte maggiorenni, che ricorrono alle Carriere Alias, non possiamo che leggere questa mozione come un attacco ideologico e un accanimento politico ai danni delle vite delle giovani persone transgender, non binarie e di genere non conforme, che le priva di un diritto fondamentale: il diritto allo studio.”
Moltissimi studi negli anni hanno infatti dimostrato l’impatto estremamente positivo che uno strumento come quello della carriera alias ha avuto nei confronti delle persone transgender che ne hanno fatto richiesta, prevenendo, ad esempio, tramite il riconoscimento (e quindi la legittimazione) della loro identità, il rischio di bullismo e riducendo il tasso di abbandono scolastico, che per le persone trans è più alto della media.
“Essere trans non è una moda; non ci si sveglia la mattina e si decide di essere trans e di cambiare i documenti. Questo messaggio, che passa in modo velato nella mozione, è altamente disfunzionale e pericoloso. La realtà è che con questa mozione si vuole togliere diritti, non tutelare le persone oggetto della mozione,” aggiunge Giuglielmo Giannotta.
“Nella mozione si tenta di far passare l’eliminazione delle Carriere Alias come una mossa ‘a tutela’ delle giovani persone transgender, che di fatto verrebbero private di uno strumento che gli permette vivere meglio un ambiente importante quando delicato come quello scolastico.”
Le Carriere Alias sono di fatto uno strumento per riconoscere il diritto allo studio per le persone trans, specialmente in un ambiente come quello scolastico in cui ostilità e discriminazioni sono continue.
Secondo un’indagine condotta dall’Unione Europea, la discriminazione fondata sull’orientamento sessuale, sull’identità o l’espressione di genere e sulle caratteristiche sessuali è in aumento con il 43% delle persone LGBT+ che ha dichiarato di sentire di aver subito discriminazioni nel 2019.
A esporsi anche Alice Redaelli, Presidente di CIG Arcigay Milano che ha dichiarato: “La scuola è un luogo che tutte le persone, nella loro vita, attraversano; è un periodo importante della vita di ognuno in si cresce e ci si forma e si mettono le basi per i cittadini che saremo domani. La carriera alias è uno strumento che permette alle giovani persone transgender di vivere la scuola in serenità: è comprovato il fatto che riduca l’abbandono scolastico, e le conseguenze psicologiche dannose della discriminazione in caso di assenza di questo strumento burocratico. Perché accanirsi contro di loro? Pensare alla serenità degli studenti è fondamentale per chiunque abbia realmente a cuore il tema della scuola, tentare di vietare o destituire le carriere alias sembra solo un accanimento ideologico.”
L’obiettivo ora è quello di far ritirare definitivamente la mozione unendo la forza di tutti coloro che vogliono sostenere questa causa insieme a ACET, CIG Arcigay Milano e le associazioni studentesche.