Sono oltre un centinaio le scuole in Italia di ogni ordine e grado che, nonostante l’assenza di norme nazionali, hanno attivato la Carriera Alias per studenti/studentesse trans*, un profilo burocratico di semplice applicazione che sostituisce il nome anagrafico con quello di elezione, ovvero quello che la persona ha scelto di adottare in linea con la propria identità di genere percepita.
Tra queste scuole c’è l’istituto alberghiero “Donadio” di Dronero (CN), la prima scuola di Cuneo (ma non l’unica in Piemonte) ad aver introdotto il regolamento per la gestione della “Carriera Alias”.
È, in particolare, martedì 14 febbraio che, dopo una riunione del Collegio docenti, il Consiglio d’istituto dell’istituto “Donadio” ha deciso di approvare il nuovo regolamento, elaborato da un’iniziativa dell’associazione Genderlens e Agedo Nazionale.
Monica Monchiero, insegnante di accoglienza turistica, ha affermato al quotidiano La Stampa: “Ci siamo interessati perché a settembre, all’inizio dell’anno scolastico, abbiamo ricevuto una richiesta. Il confronto in Consiglio è stato sereno, ci siamo resi conto che non si toglieva niente a nessuno, ma era importante per qualcuno. Un atto di grande sensibilità, che impegna docenti e compagni all’utilizzo del nome alias, quindi una forma di rispetto e attenzione verso il prossimo. Un segnale forte, controcorrente forse: oggi si parla tanto di educazione civica, in un mondo in cui accadono ancora troppe cose che non mi piacciono. E questa, per noi, è la base. Un esempio che mi auguro altre scuole vogliano seguire».
Cos’è la carriera alias?
Come abbiamo anticipato nell’introduzione, la carriera alias è una procedura che permette alle persone transgender di cambiare il loro nome sulla documentazione scolastica e universitaria, al fine di evitare la discriminazione e garantire il rispetto della propria identità di genere.
È importante notare che la carriera alias non è aggiuntiva e coincide giuridicamente con quella già attivata al momento dell’iscrizione contenente i dati anagrafici: resta attiva fino a che prosegue la carriera, fatte salve chiaramente le richieste di interruzione avanzate dalla persona richiedente.
Si tratta sostanzialmente di un accordo di riservatezza tra la scuola, la persona trans* e, nel caso di persona minorenne, la famiglia (il profilo sarà noto solo al personale dell’amministrazione scolastica e soltanto il diretto interessato potrà scegliere di parlarne agli altri). Un accordo che evita il disagio di continui e forzati coming out per la persona trans*.
La carriera alias è comunque un primo step, un punto di partenza insieme al quale andrebbero accordate altre buone prassi, come l’utilizzo di spazi sicuri: sappiamo bene come determinati spazi, tra cui bagni e spogliatoi, siano i luoghi dove gli episodi di bullismo avvengono maggiormente.
Come si richiede la carriera alias?
L’attivazione della carriera alias, un profilo provvisorio, transitorio e non consolidabile (riservato esclusivamente al proprio percorso accademico), può essere richiesta dalla famiglia/tutore legale di un’alunna/alunno/alunnə minorenne transgender o direttamente dall’alunno/alunna/alunnə maggiorenne transgender. Va fornita una comunicazione firmata in cui si dichiara che la studentessa/lo studente/lə studentə ha un’identità di genere differente da quella assegnata alla nascita in base al sesso biologico, attestando che la persona in questione deve essere rispettata e nominata secondo il nome di elezione e i pronomi scelti. Nella comunicazione è necessario dimostrare di avere iniziato un percorso psicologico e medico.
Una volta sottoscritto l’accordo di riservatezza con l’istituto/l’ateneo, viene rilasciato un nuovo libretto (o un tesserino) che, specifichiamo, non ha valore legale, poiché non si tratta di un documento ufficiale e ha validità solo all’interno dell’Ateneo. Ogni studentə trans* avrà così il nome scelto nei quadri dei voti, nel libretto (che affianca solo quello ufficiale) e nel registro elettronico.
Per ulteriori approfondimenti sull’attivazione della carriera alias, ti invitiamo a leggere questo articolo di Genderlens: Regolamento scolastico per la carriera alias