Il Canada è uno dei Paesi più gay friendly al mondo. La comunità LGBTQ+ è ben accetta e gode di una legislazione dedicata per tutelare i propri diritti.
Lunedì, il consiglio comunale della città cosmopolita di Calgary ha votato in modo netto per vietare la terapia di conversione, diventando così l’ultima giurisdizione del Canada a vietare questa pratica brutale. Il divieto, approvato con 14 voti favorevoli e uno contrario, si riferisce a qualsiasi tentativo di modificare l’orientamento sessuale o l’identità di genere di una persona e chiunque venga trovato in flagrante va incontro ad una multa di € 10.000 o fino ad un anno di reclusione.
Il sindaco di Calgary, Naheed Nenshi ha affermato che garantire alle persone LGBTQ+ una vita dignitosa è la più grande sfida sui diritti civili dei nostri tempi.
Mentre il consigliere comunale, Gian-Carlo Carra ha auspicato che la legge locale possa servire da esempio al governo federale. “Quello che abbiamo fatto è definire la terapia di conversione in modo tale da poter agire su di essa nel contesto della nostra competenza normativa, ovvero le licenze commerciali” ha dichiarato Carra. Infatti, il divieto è stato approvato come parte della legge locale sulle attività vietate della città.
Alcuni leader religiosi però hanno sostenuto che tale divieto viola le loro libertà religiose.
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