Il Brasile è uno stato dove le leggi a tutela della comunità LGBTQ+ sono abbastanza sviluppate, anche se in ritardo rispetto al resto d’America. Le ultime modifiche in materia furono nel 2019 con l’inserimento di politiche antidiscriminatori sul luogo di lavoro, nel godimento di beni e servizi e in tutte le altre aree, così come l’inserimento di leggi antidiscriminatorie in qualsiasi area in base all’identità di genere.
Una grande novità è però arrivata nei giorni scorsi: per gli uomini gay e bisessuali brasiliani sarà possibile donare il sangue senza nessun tipo di restrizione dovuta all’orientamento sessuale. Infatti, la Corte Federale Suprema ha annullato una legge che imponeva agli uomini che avevano rapporti sessuali con altri uomini di aspettare un anno dalla loro ultima esperienza sessuale prima di donare il sangue.
La legge abrogata era stata istituita a causa dell’emergenza AIDS, quando le autorità sanitarie temevano il diffondersi della malattia tramite trasfusioni di sangue di soggetti a rischio. Ma la scorsa settimana sette degli undici giudici della Corte Suprema brasiliana hanno annullato il divieto unendosi al parere del giudice supremo, Edson Fachin, che riteneva il divieto discriminatorio nei confronti degli uomini omosessuali e bisex.
A riguardo, Sâmia Bomfim, una politica brasiliana ha dichiarato su Twitter: “Una vittoria storica per la popolazione LGBT! La misura va a beneficio di tutti coloro che hanno bisogno di una donazione, in quanto le scorte di sangue sono quasi sempre insufficienti”.
Por 7 votos a 4, o STF acaba de determinar o fim da proibição da doação de sangue por parte de homens que fazem sexo com homens. Vitória histórica da população LGBT! E a medida beneficia todos que precisam de doações, pois os estoques de sangue são quase sempre insuficientes.
— Sâmia Bomfim (@samiabomfim) May 8, 2020
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