Il nuovo libro della Taschen A Bigger Book: la celebrazione del genio di David Hockney
David Hockney (1937) è un artista inglese che ha sempre fatto della libertà una poetica, ma non soltanto per quanto riguarda l’estetica della sua pittura, vale a dire quel senso del colore puro e scevro dai compromessi con la realtà che molti hanno paragonato all’arte di Henri Matisse, bensì per le accezioni personali e sociali dei suoi contenuti. Come quando, nel 1966, da poco avviata la rivoluzione culturale, realizzò una serie di acqueforti a tema omosessuale ispirate alle poesie di Konstantinos Kavafis, trattando l’argomento con naturalezza e senza cliché, una cosa davvero scandalosa per i tempi.
Negli anni ’70, trasferitosi in California, Hockney cominciò a dipingere le sue celebri piscine, ormai delle vere icone, caratterizzate da blu irreali che hanno fatto epoca, un po’ pop e un po’ espressionisti. Numerosi sono nella sua carriera i ritratti di ragazzi, di amici, della madre o dei collezionisti americani, o ancora i paesaggi dello Yorkshire che, calati in atmosfere sospese, sembrano avere qualcosa di malinconico, forse perché sono i luoghi della sua infanzia. Tuttavia nella sua arte tutto è esplosione di colore, gioia cosciente, una vitalità espressamente percepibile nonostante la nitidezza della sua pittura abbia un so che di rarefatto.
La nuova pubblicazione della casa editrice Taschen che lo riguarda, il prezioso libro d’artista in 900 esemplari firmati da Hockney e intitolato A Bigger Book, ripercorre i sessanta anni della sua carriera ed è persino corredato da un leggio realizzato dal designer australiano Marc Newson. Oltre ai dipinti è possibile ammirare, in circa seicento pagine: le fotografie, i testi dell’artista, i disegni, i suoi collages multi-prospettiva, le scenografie, i video e i recentissimi disegni realizzati con IPad.