Le Barbados hanno comunicato l’intenzione di riconoscere e legalizzare le unioni civili LGBTQ+ all’interno del loro territorio. Nonostante il governo si è espresso negativamente a tal fine, ora la questione verrà sottoposta a referendum popolare.
A riguardo, la governatrice generale delle Barbados, Sandra Mason ha dichiarato: “Signor Presidente, il mio governo è pronto a riconoscere una forma di unioni civili per le coppie dello stesso genere in modo da garantire che nessun essere umano sarà discriminato, nell’esercizio dei loro diritti civili. L’insediamento delle Barbados è nato e si è alimentato con la discriminazione ma è giunto il momento per noi di porre fine alla discriminazione in tutte le sue forme. Vorrei sottolineare che il mio governo non consente nessuna forma di matrimonio tra persone dello stesso sesso e solleverà la questione attraverso un referendum pubblico come promesso nel manifesto.
In merito a tale questione il mondo ha parlato. Se speriamo di essere considerati tra le nazioni progressiste a mondo, Le Barbados non possono permettersi di perdere la loro leadership internazionale e la loro reputazione. Né una società tollerante come la nostra può permettersi di essere inserita nella “lista nera” per violazioni dei diritti umani e civili o discriminazioni riguardo a come trattiamo la sessualità e le relazioni umane.
Il mio governo farà la cosa giusta, consapevole di attirare anche polemiche. Allo stesso modo, è nostra speranza che, con il passare del tempo, i cambiamenti che proponiamo ora, faranno parte del tessuto di leggi del nostro Paese in materia diritti umani e giustizia sociale”.