Australia, 16 milioni di persone chiamate ad esprimere la propria opinione sui matrimoni gay ma non è un referendum. L’esito il 15 novembre
In Australia è in corso un sondaggio nazionale sui matrimoni gay. Dopo che la Corte australiana ha dato l’ok all’iniziativa del governo, 16 milioni di australiani hanno ricevuto a casa i moduli per esprimere la propria preferenza. Non si tratta di un referendum e non avrà valenza immediata. Si tratta di un maxi sondaggio per tastare il terreno sul campo dei diritti degli omosessuali. La questione è “Sì” o “No” all’equiparazione del matrimonio gay a quello tra eterosessuali.
Entro il 7 novembre i moduli dovranno essere rispediti al mittente, ovvero al governo. Entro il 15 novembre si arriverà a conoscere il risultato. Non sarà vincolante, l’ultima parola spetterà al parlamento. Le associazioni per i diritti lgbt hanno chiesto un vero referendum, che obblighi i cittadini ad esprimersi e che sia vincolante. Ma il governo di stampo conservatore ha optato per le buste postali. Secondo il report di Essential Research rilasciato a luglio, il 61% degli australiani sarebbe favorevole ai matrimoni dello stesso sesso.