In Angola essere omosessuali non è più una condizione umana punita dal codice penale!
Dopo anni di dure lotte portate avanti dalla organizzazioni omosessuali del paese, l’Angola cancella dal suo codice penale la criminalizzazione dell’omosessualità. A rendere nota la notizia, che ha fatto il giro del mondo, è l’organizzazione Human Rights Watch (Hrw). Per mezzo di un suo portavoce l’Hrw ha fatto sapere:
“Il Governo ha inoltre vietato ogni discriminazione basata sull’orientamento sessuale, prevedendo che chiunque si rifiuti di dare lavoro o di fornire servizi a causa dell’orientamento sessuale della persona incorrerà nella pena d’incarcerazione fino a un massimo di due anni”.
Così il presidente Lourenço, alla guida del Paese africano dal 2017 succeduto a José Eduardo dos Santos quest’ultimo responsabile di quasi 40 anni di dominio totalitario, porta avanti una campagna per svecchiare il paese e renderlo più libero. Primo segnale di questa tendenza è stato nel 2018 quando Lourenço ha riconosciuto ufficialmente un’associazione per la difesa dei diritti omosessuali.
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