Aggressione omofoba: l’indifferenza dei passanti spaventa a dire poco
È passata una settimana dall’orrendo episodio di aggressione omofoba consumata a danno di Marco che ha causato al ragazzo una clavicola rotta e un piede fratturato. L’episodio è avvenuto presso il quartiere San Salvario a Torino nella indifferenza di passanti e conoscenti. Indifferenza che ha spaventato l’assessore all’ambiente Unia che qualche giorno fa, in occasine del presidio organizzato da Arcigay, Città di Torino e Circoscrizione 8 presso la Casa del Quartiere di San Salvario ha affermato: “In questo episodio c’è un’anomalia: le persone che hanno assistito all’aggressione non sono intervenute. Cerchiamo di essere solidali e uniti, perché solo così si supera qualsiasi cosa“. Soltanto un automobilista si è fermato a soccorrere il ragazzo cosa che spaventa dato che il luogo dell’aggressione omofoba, il quartiere San Salvario, è uno dei centri della movida torinese. Al presidio organizzato il 29 Luglio ha partecipato anche Marco il quale ha dichiarato: “Quanto accaduto è purtroppo solo uno dei tanti episodi. Non sentirne parlare vorrebbe dire vivere in un mondo migliore, ma raccontarli aiuta a far sì che non capitino più”.
I responsabili dell’aggressione omofoba
I due responsabili dell’aggressione omofoba sono stati identificati e rischiano una denuncia per lesioni e discriminazione. Le accuse del ragazzo sono supportate dall’amica che era assieme a lui durante l’episodio e degli amici che da distanza hanno assistito al fatto.