Il viaggiatore lgbt deve avere un’attenzione particolare nella scelta delle destinazioni di viaggio, dettata dal bisogno di sicurezza ma anche dalla necessità di lanciare un messaggio etico.
Dieci posti che un viaggiatore lgbt non dovrebbe mai visitare. Perché dietro ad un viaggio deve esserci una scelta consapevole che premia i diritti umani.
Nigeria
In tutta la nazione è presente un sentimento anti-gay. Olotre il 97% dei Nigeriani è d’accordo nel dire che l’omosessualità è inaccettabile. Coppie dello stesso sesso rischiano 14 anni di carcere.
Honduras
Dal 2009 i crimini legati all’omofobia sono in aumento. Chi si batte per l’uguaglianza viene messo all’angolo dalla propria comunità. Omicidi legati alla sessualità sono comuni e le autorità fanno molto poco per punirli o prevenirli.
Zimbabwe
Il presidenteRobert Mugabe ha creato un vero e proprio ecosistema contro i gay, al motto “l’omosessualità distrugge le nazioni”. Gli omosessuali sono considerati sporchi e rischiano la decapitazione.
Jamaica
I rapporti sessuali tra persone delle stesso sesso sono illegali e il governo non protegge le persone lgbt. Anzi spesso tollera e partecipa dei comportamenti omofobi.
Senegal
Atti sessuali tra persone dello stesso sesso sono un crimine da pagare con multe o galera. Nel solo 2013 sono state decine le persone lgbt arrestate per il semplice fatto di essere lgbt.
Lithuania
L’influenza negativa della vicina Russia è molto forte. La propaganda anti-gay è molto diffusa e qualsiasi manifestazione o associazione lgbt è bannata.
Sudan
L’omofobia è molto diffusa e le relazioni tra persone dello stesso sesso sono illegali. La polizia si è resa partecipe di violenze contro persone lgbt.
Egitto
Essere gay in Egitto equivale ad essere un criminale. L’eventualità che la polizia addeschi persone gay su internet o tramite applicazioni per smartphone è diffusa.
Russia
È molto diffusa la propaganda anti-gay. Con un sentimento negativo che abbraccia tutta la comunità lgbt, al punto da arrivare a vietare la guida ai transessuali. Tutte le manifestazioni di orgoglio lgbt, quali i Pride, sono bannate.
Uganda
“Uccidi i gay” e “Arresta i gay” sono motti diffusi in Uganda. Gli attivisti lgbt sono spesso vittima di omicidi e violenze. Per comportamenti quali “omosessualità aggravata” c’è il carcere a vita.